Ridolfino Venuti - Osservazioni sopra il fiume Clitunno
Parte seconda - Del Tempio del Dio Clitunno -  pag. 60

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cornice: SCS. DEVS APOSTOLORVM. QVI. FECIT. REDEMPTIONEM. Dall'altro SCS. DEVS PROFETARVM. QVI. FECIT. SALVATIONEM, essendovi restata solo l'Iscrizione del portico di mezzo con la gran Croce al di sopra, e le lettere +SCS. DEVS.  ANGELORVM. QVI. FECIT. RESURRECTIONEM+. Il Cluverio nella sua antica Geografia1  così parla di questo Tempio ridotto al culto Cristiano: Fuit quippe hic Fanum Jovis Clitumni cun compluribus Columnis, quæ postea in usum Cristianorum conversa sunt. E l'Olstenio nelle note al medesimo2 soggiunge: Templum sane antiquissimum, quod adhuc extat:  Altare cum signo X, et tres inscriptiones habet vetustissimas, opus sane admirandum
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Vescovo di Spoleto, quale se ne rise, dicendo essere sassacci, e seguitò il frate a demolire, e portar via, e con la licenza datali anticvipatamente dal Prior mauri in tempo di vacanza della Sedia Vescovile, come Vicario Capitolare seguitò il Romito a portar via, e non fu possibile rimediarvi, con tutto ceh vi si adoprasse ancora Monsignor Filippo mio Fratello.
1   Cluver. Ital. Antiq.
2   Holst. annot. Geogr. pag. 123.

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