Ridolfino Venuti - Osservazioni sopra il fiume Clitunno
Prefazione -  pag. 2

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parve inutile a quei Scrittori, per quelli, che le loro opere leggevano, non informati della situazione dei Paesi, tale non sarebbe riuscita per gli abitatori delle contrade medesime, nelle quali o seguirono delle azzioni singolari, o vi furono eretti dei monumenti. Questo riflesso, unito ad una erudita curiosità mi hanno allettato, e sospinto a conservare le memorie del quasi diruto TEMPIO del CLITUNNO, ammirazione dei curiosi e dotti Passaggieri, che per la Via Falminia giornalmente trapassano; e a dichiarare il mio sentimento intorno al Culto del medesimo, sua antichità, ed origine.
L'essermi io accinto ad una tale impresa ne professo tutte le obbligazioni a Monsignor Filippo Valenti, e al Signor Co: Giacomo suo fratello, nati di una Nobilissima Famiglia originaria da Trevi, che mi hanno spesse volte spronato, e in persona, e per lettere, assistendomi di tutte quelle notizie, che mi potessero essere più utili, e necessarie, (come nel leggere l'Opera medesima si potrà osservare), a conservare la memoria

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